Raffreddamento a liquido: un compito difficile
Come molti sapranno, una parte fondamentale del nostro PC è il raffreddamento, poiché il processore, messo in condizioni di stress (Gaming, Rendering, Compiling, ecc…) si surriscalda fino ad arrivare a temperature anche di 90°C, rischiando di far andare in overheating il computer, facendolo spegnere.
Il fattore raffreddamento in un PC da Gaming è molto importante quanto gli altri pezzi che comporranno il PC successivamente; tuttavia il fattore immissione-emissione non è da sottovalutare. Infatti in un computer ventilato correttamente bisogna avere almeno 2 ventole in entrata (se il computer le richiede, altrimenti va bene anche una) e almeno altre due in uscita; tutto ciò non va comunque a raffreddare la CPU che necessita almeno di una ventola (se il PC non è da Gaming), altrimenti bisognerà ricorrere a mezzi di dissipazione più articolati e complessi quali il raffreddamento a liquido. Questo validissimo alleato tiene la CPU a circa 20°C quando il computer è costretto anche a lavorare sotto medio sforzo (Word, Excel, Suite di lavoro, Access, ecc…) senza particolari problemi.
Purtroppo, l’unico inconveniente è il fattore grandezza dissipatore il quale non permette di scegliere banalmente il primo case che capita, anche perché se il dissipatore misura 240mm si rischia anche che un middle tower non vada bene per lo scopo, soprattutto se insonorizzato. Il nostro PC da Gaming è stato creato infatti con un case full tower, ma soprattutto con il case che abbia la parte superiore con la griglia di ventilazione che permette anche il raffreddamento passivo nel caso ci sia mancanza di aria.