SSD: il nuovo modo di fare DATA Storage
DATA Storage? Nessun problema con SSD
Da alcuni anni, oramai, stiamo assistendo ad un vero e proprio boom dei dispositivi elettronici: IoT (internet of things), auto connesse ai cellulari, iSync, domotica ecc… Tuttavia, i computer non sono molto diversi da 10 anni fa: i dischi sono sempre SATA ma magari più veloci (SATA 6GB/s); il fatto è che la lettura e la scrittura su HDD è sempre molto lenta anche a causa della continua rotazione del disco che, ne compromette anche l’uso prolungato, riducendone la vita utile.
Gli ingegneri hanno ovviato a questo problema studiando un nuovo modo di fare DATA Storage: l’SSD (Solid State Disk), o disco a stato solido. È molto simile ad una chiavetta, molto più capiente e ha il vantaggio di non dover compiere rotazioni per leggere e scrivere i dati. La velocità è molto superiore ad un HDD e si traduce in velocità per i file di paging e la memoria virtuale di sistema.
Come tutte le cose, oltre ai vantaggi mi duole dover esporre la parte più onerosa, se così si può definire, degli svantaggi. Uno degli svantaggi è il fatto che il costo dell’SSD stesso è pari ad un HDD da 1TB mentre la sua capacità magari è di 256GB. Un altro svantaggio può essere il fatto di essere davanti ad una scelta e scegliere affidabilità e sicurezza pe l’SSD oppure la capienza e il basso costo di un HDD.
L’acquisto di un SSD dipende anche dalla prestazione del computer, se necessiti di un computer affidabile ed altrettanto veloce, l’acquisto di un drive a stato solido può fare al caso tuo.